sabato 23 gennaio 2010

"Hurt" di Reznor:
Cash, Nine Inch Nails e Flavia Lisotti

Johnny Cash con "Hurt", incisa nel 2002 , vinse nel 2004 (dopo la sua morte) il "The best video of the year by the Grammy Awards and Country Music Awards".

Hurt nel 2002 fu uno dei maggiori successi discografici.

"Hurt" scritta da Trent Reznor, fu incisa nel 1994 dai Nine Inch Nails e inserita nell' album "The Downward Spiral".

L'interpretazione di Cash stanca e ispirata e' l'addio di un uomo che ha provato tutto il bene e il male possibile e che si avvicina alla sua fine con delicata malinconia e tanti rimpianti.

Per i Nine Inch Nails "Hurt" e' un combattimento attuale, massacrante, ingaggiato con rabbia e di cui non si vede la fine. Per i NIN è lo specchio di una generazione che vive al di sopra delle righe, che combatte e cerca sensazioni sempre più forti per sopire il dolore, la noia e la quotidianità.

La versione di "Hurt" che segue è di Flavia Lisotti ed e' stata registrata ai "Concerti di Mezzanotte a San Michele" a Vibo Valentia con l'Orchestra Accademia Ensemble di chitarre Mauro Giuliani diretto da Paolo Manciameli. Alle

Chitarre Antonino Morabito, Moreno Franzè, Carmela Gaudino e Giosue' La Rocca.

L'interpretazione di Flavia entra nello squarcio profondo che la lirica propone, estraendone qualcosa di profondamente personale, sebbene non molto distante dalle interpretazioni dei NIN.

Il video tenta una reinterpretazione del brano e propone un positivo finale sebbene non sgombro da qualche nera nube

I hurt myself today,

to see if i still feel,

I focus on the pain,

the only thing that’s real,

The needle tears a hole,

the old familiar sting,

try to kill it all away,

but I remember everything,

what have I become,

my sweetest friend,

everyone i know,

goes away in the end,

and you could have it all,

my empire of dirt,

I will let you down,

I will make you hurt,

I wear this crown of thorns,

upon my liars chair,

full of broken thoughts,

I cannot repair,

beneath the stains of time,

the feelings dissapear,

you are someone else,

I am still right here,

What have I become,

my sweetest friend,

everyone I know,

goes away in the end,

and you could have it all,

my empire of dirt,

I will let you down,

I will make you hurt,

if I could start again,

a million miles away,

I will keep myself,

I would find a way

Oggi mi sono ferito da solo

Per vedere se ero ancora in grado di sentire,

Mi sono concentrato sul dolore

la sola cosa che sembra reale.

L’ago fa un buco

la vecchia familiare puntura

che cerca di eliminare ogni cosa,

ma io ricordo tutto.

Cosa sono diventato

mio caro amico

tutti quelli che conosco

sono ormai andati via

e potresti avere tutto

il mio impero di sporcizia

Ti trascinerò in basso

Ti farò male.

Porto questa corona di spine

Come un bugiardo

pieno di pensieri cattivi

che non posso cambiare.

Con lo sbiadire del tempo

i sentimenti scompaiono

tu sei qualcun altro

ma sei ancora qui.

Cosa sono diventato

mio caro amico,

tutti quelli che conosco

sono ormai andati via

e potresti averlo tutto

il mio impero di sporcizia

Ti trascinerò in basso

Ti farò male.

Se potessi ricominciare

a un milione di miglia da qui,

mi controllerei,

troverei un modo.

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